Santa Bibiana
Il 2 dicembre si ricorda santa Bibiana, detta anche Viviana o Vibiana, una giovane cristiana romana che subì il martirio sotto Flavio Claudio Giuliano. La sua vita è avvolta nella leggenda e il suo nome è menzionato per la prima volta nel “Liber Pontificalis”.
Bibiana nacque a Roma tra il 347 e il 352 da Flaviano, un cavaliere romano e prefetto di Roma sotto gli imperatori Costantino e Costanzo (350361), e da Dafrosa, una discendente di una famiglia consolare.
Il testo tramanda anche il nome di una sorella di Bibiana, una certa Demetria. Il padre della santa era uno schiavo, esiliato ad Aquas Taurinas dove viene martirizzato nel dicembre 361 perché scoperto a seppellire i corpi dei martiri Prisco, Priscilliano e Benedetta. A partire da quel momento, Bibiana e Demetria si rinchiusero nella loro abitazione insieme alla madre Dafrosa, pregando e aspettando l’arrivo del loro martirio. Le sante furono arrestate perché cristiane, furono rinchiuse in carcere e condannate a morire di fame.
Aproniano, prefetto di Roma, risparmiò la vita a Bibiana.
Ma nemmeno la promessa di una futura vita mondana distrasse la giovane dai suoi ideali di fede.
Il prefetto decise allora di destinarla al martirio: legata a una colonna fu flagellata senza pietà con le “piombate”, ovvero con fasci di verghe e pallini di piombo. La santa morì quattro giorni dopo, a soli quindici anni. Il suo corpo fu gettato in pasto ai cani randagi, i quali lo lasciano perfettamente illeso.
Alla figura di santa Bibiana (o Viviana) è legato un famoso proverbio sulle previsioni meteorologiche per l’inverno, che sta per arrivare.
Il proverbio recita: “Se piove a santa Bibiana piove quaranta dì e una settimana”.
Quindi se il 2 dicembre cade la pioggia questa si protrarrà per quaranta giorni. Il numero 40 deriva dalle sacre scritture.
Il numero 40 lo troviamo, ad esempio, nella Genesi quando parlando del diluvio universale si dice: “Piovve sopra la terra per quaranta dì e quaranta notti”. Inoltre il numero è legato tradizionalmente ai riti dell’acqua o ai periodi della pioggia. Santa Bibiana è la patrona della città di Siviglia. Vi è un’altra curiosità legata alla figura di santa Bibiana.
A Roma è conosciuta l’erba della santa che è considerata come una sorta di panacea.
È detta così perché cresce in ogni stagione nel giardino attiguo alla chiesa dedicata alla santa in Via Giolitti, nella zona della stazione ferroviaria.
La pianta viene raccolta, essiccata, triturata e quindi preparata in infuso e bevuta come rimedio a diverse malattie, come influenze, dolori delle ossa e altro. È la protettrice dall’epilessia e dalle malattie mentali.
Nelle rappresentazioni sacre Bibiana è rappresentata vicino a una colonna con la palma, simbolo del martirio, in mano.
Daniela Catalano