Sant’Ignazio di Loyola

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Il 31 luglio la Chiesa fa memoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dell’Ordine dei Gesuiti. Iñigo Lopez de Loyola, nacque, il 24 dicembre 1491, ultimo di 13 figli, nel castello di Loyola, nei paesi Baschi della Spagna settentrionale.

Il padre era stato soldato al servizio dei Re cattolici e per questo era vassallo del re. Perciò Ignazio ricevette l’educazione cavalleresca propria del suo ceto. Nel 1517 entrò a servizio del Viceré di Navarra. E fu a capo della guarnigione a difesa della città di Pamplona quando nel 1521 i francesi entrarono in territorio spagnolo e marciarono alla conquista della città. Il 20 maggio di quell’anno fu colpito da una palla di cannone che gli ferì gravemente la gamba destra e anche la sinistra. Fu curato ma rimase zoppo per il resto della vita. Durante la lunga convalescenza gli furono dati da leggere due libri: la Legenda aurea di Jacopo da Varagine e la Vita Christi di Ludolfo di Sassonia che scatenarono in lui un processo di conversione religiosa. Cominciò a pregare, leggere testi sacri, meditare e trascrivere alcuni appunti che in seguito sarebbero confluiti nei suoi esercizi. Quando si riprese si recò al santuario di Montserrat in Catalogna dove trascorse una notte in preghiera.

Al mattino depose la spada e il pugnale all’altare della Vergine e, al loro posto, si fornì di un bastone da pellegrino. Si diresse a Manresa a meditare e far penitenza. Cominciò a digiunare e autoflagellarsi. Dalle sue vicissitudini nacquero gli Esercizi Spirituali, approvati dal Papa nel 1548. Per prepararsi al lavoro apostolico, Ignazio riprese ad Alcalà gli studi interrotti. L’inquisizione, sospettandolo di eresia, lo mise in prigione. Fu così che lasciò la Spagna e andò a Parigi, dove presso il Collegio di Santa Barbara, condivise la stanza con due studenti: Francesco Saverio e Pietro Favre. Ai suoi due amici comunicò l’intenzione di consacrarsi all’apostolato in Terra Santa oppure di offrirsi al Santo Padre perché disponesse di loro a suo piacimento.

L’idea piacque e a loro si unirono altri quattro studenti. Decisero di formare il gruppo di “Compagni di Gesù”. Il 15 agosto 1534 nella Cappella di Montmartre si consacrarono a Dio, creando la Compagnia di Gesù. Terminati gli studi e ordinati tutti sacerdoti, non potendo partire per l’Oriente a causa della guerra, andarono a Roma a offrirsi al Papa che dette loro il permesso di predicare e celebrare i sacramenti.

Il santo fondò la “Scuola gratuita” per i giovani e cominciò a insegnare. Nacquero così le scuole gesuite che si diffusero in Italia ed Europa. La Compagnia di Gesù fu approvata dal Papa il 27 settembre 1540.

Il santo morì il 31 luglio 1556 e fu canonizzato nel 1622.

Daniela Catalano

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