Sergio e Rita “missionari” a Pomerini in Tanzania
La coppia da anni aiuta fra’ Paolo e “Mawaki” e ora vuole donare ai bambini un nuovo furgone
CAREZZANO – I carezzanesi Sergio Moi e la moglie Rita sono da poco tornati, con il cuore carico di gioia mista a tristezza, dal loro viaggio annuale presso la Missione dei Frati Minori Rinnovati nel villaggio di Pomerini, in Tanzania. In quell’angolo di Africa, che fa parte della provincia di Kilolo (nella regione di Iringa), da 20 anni a questa parte Sergio e Rita si mettono a disposizione del missionario fra’ Paolo (al secolo Mario Boldrini, originario di Viadana, nel Mantovano) e di “Mawaki”, organizzazione non governativa fondata da un gruppo di cittadini di Ng’uruhe (Pomerini), riconosciuta ufficialmente dal governo tanzaniano nel 2004. «Fra’ Paolo è tra i fondatori di questa Ong e attualmente ricopre la carica di direttore esecutivo. – spiega Sergio Moi, presidente della Saoms di Carezzano, i cui calendari 2023 saranno venduti per sostenere l’operato di Mawaki – Questa realtà gestisce 8 asili con 700 bambini, costruisce dispensari, aule scolastiche, pozzi e piccoli acquedotti in diversi villaggi, nonché il centro di assistenza ai bambini disabili, una scuola superiore di agricoltura e veterinaria e molte altre attività legate alla salute, l’istruzione e l’agricoltura. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei circa 220.000 abitanti della provincia di Kilolo. Io e mia moglie, per un mese all’anno, ci mettiamo al servizio soprattutto dei più piccoli che vivono in quei villaggi. L’ospedale più vicino dista almeno 70 chilometri, tradotti in 2/3 ore di viaggio a bordo di uno scassatissimo fuoristrada che dovrebbe portare 12 persone ma che in realtà ne accoglie molte di più, in mezzo alla caratteristica polvere rossa della zona. È l’unico mezzo che abbiamo per portare i bambini malati e quelli sieropositivi alle visite di controllo, per fare gli acquisti per l’orfanotrofio e per altre necessità.
Servirebbe, davvero, un fuoristrada nuovo o almeno non troppo vetusto». Sergio e Rita raccontano di aver anche visitato il nuovo ospedale provinciale di Kilolo, ricevendo i ringraziamenti del diretto- re, perchè il reparto di maternità, il primo e unico aperto è stato realizzato grazie al container pieno di letti, barelle ed altro materiale sanitario, da loro inviato 3 anni fa.
«Tra le emozioni più grandi – prosegue la coppia – la visita ai bambini della scuola primaria per disabili, che mostrano fra di loro una solidarietà sorprendente: gli albini che traducono nella lingua dei segni ai sordomuti e ai non vedenti, i piccoli down che aiutano chi non ha gambe e tante altre storie commoventi». I bambini necessitano di “un’integrazione alimentare” che è già possibile nel villaggio di Pomerini, ma che manca in tutti gli altri centri. È possibile aiutare in modo concreto i minori, facendo un’offerta al “Progetto Pambazuko”: «Chiunque possa e voglia aiutarci, anche con un piccolo contributo, può telefonare o scrivere (cell 335 318503; mail: pomerini2012@gmail.com) – conclude Moi – o scrivendo direttamente via mail a fra’ Paolo (mawa- ki02@gmail.com)».
Alessandra Dellacà