Sgarbi al Museo per Felice Giani

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Il 5 novembre la visita notturna del critico d’arte all’esposizione diocesana dedicata all’artista e alle sale con il Macrino d’Alba e San Marziano

TORTONA – Domenica 5 novembre, in tarda serata, Vittorio Sgarbi, famoso critico e storico dell’arte e, attualmente, sottosegretario del Ministero della Cultura, ha visitato le mostre dedicate al pittore Felice Giani, allestite a Tortona nelle sale del Museo Diocesano e di Palazzo Guidobono, promosse dall’“Archivio Pittor Giani” di San Sebastiano Curone. Le esposizioni, aperte al pubblico fino al 17 dicembre, presentano al Museo Diocesano una selezione di disegni e dipinti a tema sacro e Palazzo Guidobono opere di soggetto storico, letterario e mitologico, realizzati dall’artista tra il XVIII e il XIX secolo. Grande l’ammirazione di Sgarbi per l’opera di Giani, che ha definito uno dei più grandi pittori italiani del Settecento. In particolare, ha elogiato il dipinto “Madonna col Bambino tra San Bernardo e San Giovannino”, che rappresenta uno dei capolavori di Giani, realizzato nel 1785 per la chiesa parrocchiale di Pallavicino, in Val Borbera, oggi esposto nel Museo diocesano per motivi di sicurezza. Felice Giani, nato a San Sebastiano Curone nel 1758, si era formato a Pavia, Bologna e infine a Roma, dove aveva studiato con i pittori Pompeo Batoni e Cristoforo Unterperger. È noto soprattutto per i suoi cicli decorativi che hanno abbellito i palazzi dell’alta borghesia a Faenza, Bologna, Roma. Meno famose le sue opere da cavalletto, custodite in importanti musei, tra cui la Pinacoteca Comunale di Faenza e la Galleria della Pilotta di Parma, che per l’occasione sono state concesse in prestito. Un doveroso ringraziamento va ai collezionisti privati, che, in alcuni casi per la prima volta, hanno permesso di esporre a Tortona tanti disegni e dipinti di piccolo formato, che fanno parte della ricca produzione dell’artista. Lo stesso Sgarbi è un collezionista di Giani, poiché negli anni ’70 era riuscito ad acquistare un libro e un taccuino con notevoli disegni di architetture e dipinti e ha sottolineato come Giani sia un artista capace di coniugare la tradizione classica con i nuovi impulsi neoclassici. Il suo tratto veloce evoca paesaggi e figure “senza alcuna definizione puntuale, ma semplicemente con un’intenzione evocativa”. Sgarbi, poi, ha visitato il primo piano del Museo Diocesano, dove ha apprezzato soprattutto il trittico di Macrino d’Alba e il dipinto raffigurante San Marziano di Molineri. La visita notturna del critico d’arte si spera contribuisca a valorizzare le mostre tortonesi dedicate a Giani e possa dare maggiore visibilità al Museo di Arte Sacra della Diocesi.

Lelia Rozzo

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