Si apre il 1° ottobre in cattedrale il Mese Missionario Straordinario
Martedì, alle ore 21, la Messa in memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino
Il tema scelto dal Santo Padre per questo mese missionario è “Battezzati e inviati. La Chiesa di Cristo in Missione nel mondo”.
In modo significativo il mese missionario si apre con la festa liturgica di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Dottore della Chiesa, che papa Pio XI nel 1927, due anni dopo la sua canonizzazione, proclamò patrona universale delle missioni, insieme a San Francesco Saverio. Se per questo santo il motivo della scelta del pontefice era molto chiaro essendo il santo gesuita, dopo l’apostolo Paolo, il più grande missionario che la Chiesa abbia mai avuto, la scelta di Santa Teresa di Gesù Bambino ha bisogno di una spiegazione.
Teresa Marten nata ad Alençon nel 1873 e morta nel Carmelo di Lisieux nel 1897, non sembra di primo acchito quella che si potrebbe definire una santa missionario. La sua breve ma intensa vita si svolse tra le mura di casa della famiglia Marten e quelle del Carmelo di Liseux. Eppure la profonda spiritualità e dottrina della santa conosciuta da tutti come quella della “piccola via o dell’infanzia spirituale,” ha una forte connotazione missionaria e non solo per il fatto che accompagnò con la preghiera e sostenne con l’amicizia spirituale – fatta anche di una relativa consistente corrispondenza – il cammino di formazione e i primi passi nel ministero di molti sacerdoti e missionari.
La Santa interpretò il senso del suo servizio nella Chiesa, vivendo con fedeltà la vocazione carmelitana come un amare e un fare amare il Signore Gesù.
Ma non è proprio questo il senso della missione cristiana? Non è forse un conoscere Cristo, un amare Cristo e un annunciare Cristo perché il mondo, accogliendo il suo amore, trovi la desiderata salvezza?
C’è nella vita della santa un momento particolarmente significativo in proposito.
Teresa, ragazzina di tredici anni, una domenica fu colpita da un’immagine di Gesù Crocifisso e proninciò queste parole: “Fui colpita dal sangue che cadeva da una delle sue mani divine: provai un grande dolore pensando che quel sangue cadeva a terra senza che nessuno si desse pena di raccoglierlo, e decisi di tenermi in spirito ai piedi della croce per ricevere la rugiada divina che ne sgorgava, comprendendo che avrei dovuto in seguito spargerla sulle anime…
Anche il grido di Gesù sulla Croce mi riecheggiava continuamente nel cuore: ‘Ho sete!’. Queste parole accendevano in me un ardore sconosciuto e vivissimo. Volevo dar da bere al mio Amato e io stessa mi sentivo divorata dalla sete della anime”.
(Manoscritto A 45volume).
Non sono semplicemente le parole di un’adolescente ma l’espressione più genuina della missionarietà cristiana.
È per questo che inizieremo il mese missionario anche noi ai piedi della Croce del Signore celebrando solennemente nell’Eucaristia il mistero della sua Pasqua, centro della vita della Chiesa e di ogni esistenza cristiana, per raccogliere l’amore di Dio e portarlo poi verso le periferie di oggi, qualunque esse siano.
Si deve partire dal centro, altrimenti si rischia di fare solo promozione umana e sociale, al massimo solidarietà missionaria e non essere autentici collaboratori dell’annuncio del Vangelo nel mondo. L’invito è quello a partecipare alla Messa presieduta dal Vescovo in cattedrale martedì 1° ottobre alle ore 21. I sacerdoti concelebreranno e tutta la Chiesa di Tortona chiederà alla Santa Patrona della Missioni la grazia di essere trasformata in una Chiesa missionaria perché si compia il sogno di papa Francesco, condiviso da Mons. Vittorio Viola, che è il desiderio del Signore.
Il Mese missionario straordinario continuerà poi con la preghiera del Rosario Missionario lunedì 7 ottobre, organizzato grazie alla collaborazione tra il Centro Missionario Diocesano e il Vicariato di ArquataSerravalle. L’appuntamento è alle ore 20.45 presso il santuario di Montespineto con la fiaccolata e la preghiera del Rosario che si concluderà con la meditazione del Vescovo, che presiederà anche la Veglia Missionaria, in programma venerdì 18 ottobre, alle ore 21, presso il santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo nel comune di Corvino San Quirico.
Tra queste iniziative programmate a livello diocesano, sono auspicabili anche altre iniziative di animazione a livello di parrocchie, scuole, gruppi giovanili, famiglie e associazioni.
Perché ciascuno di noi è “una missione”.
Don Stefano Calissano