Sinodo: nuova modalità di cammino
Lunedì 7 febbraio si è riunita per la prima volta la Commissione Diocesana
TORTONA – Il vescovo Mons. Guido Marini domenica 30 gennaio in cattedrale, durante la solenne celebrazione eucaristica di avvio del cammino sinodale diocesano, aveva annunciato la costituzione di una Commissione dio- cesana con lo scopo di coordinare i lavori che la Diocesi e i vicariati compiranno nei prossimi tre mesi, da qui fino alla fine di aprile.
E lunedì 7 febbraio il vescovo Guido ha presieduto la prima riunione dell’organismo appena costituito, che si è svolta in Curia a Tortona. Accanto a Mons. Marini il vicario episcopale per l’attuazione del programma pastorale mons. Marco Daniele e gli altri componenti.
Alla Commissione spetterà il compito di fare da collettore delle varie riflessioni che emergeranno da questa prima fase di ascolto del Sinodo voluto da Papa Francesco, che coinvolgerà tutti i vicariati e tutte le parrocchie. Ogni singolo vicariato a tal proposito dovrà inviare entro il 19 febbraio in curia i nominativi dei referenti locali.
A conclusione di questo primo step verrà stilato un documento che sarà poi condiviso con la Conferenza Episcopale Italiana. Nell’introdurre i lavori della Commissione, dopo un momento di preghiera, il vescovo ha tratteggiato lo stile che la deve guidare: «Quella che ci prepariamo a vivere è una modalità di cammino per sperimentare ciò che lo Spirito ci dice. Lo Spirito parla a tutti, ai piccoli e ai grandi. Dobbiamo porci in ascolto. Il senso sta nella gioia dello stare insieme per dialogare con semplicità e riflettere sulle esigenze della Chiesa italiana di oggi». È anche una questione di metodo: lo ha sottolineato il Pastore diocesano affermando che bisogna «imparare un metodo per ascoltarci, per dialogare con gioia, per aprirci alla voce dell’altro in una nuovo modo di stare insieme, da portare poi nelle diverse realtà della nostra Diocesi».
Con l’aiuto che viene dall’alto: «Soltanto la preghiera e lo Spirito Santo ci possono far accogliere in pienezza il dono della comunione, della comunità. Lo Spirito opera in noi una trasformazione» – ha aggiunto il Vescovo che ha citato le parole di San Tommaso d’Aquino: “Ogni verità, da chiunque venga affermata, proviene dallo Spirito Santo”.
Si tratta di avere a fianco collaboratori autentici, «non esecutori, ma persone capaci di condividere fino in fondo». Mons. Marini ha quindi esortato a non farsi «vincere dalla tentazione del “fare”», dicendosi «felice di poter condividere questo cammino» nella certezza che «la nostra gioia non sta nei frutti del nostro lavoro, ma nella bellezza di stare con il Signore, gioia che nessuno ci può togliere».
Gli ha fatto eco mons. Marco Daniele sottolineando l’importanza del camminare insieme e dell’ascolto dei rappresentanti dei vicariati, forti anche di un «percorso che non parte da zero; negli ultimi sette anni abbiamo avviato il progetto sulle comunità pastorali e sulla corresponsabilità.
Ora studieremo i documenti predisposti dalla Chiesa sul Sinodo, li condivideremo, ascolteremo e ci confronteremo sempre con il pensiero al nostro territorio».
Commissione formata da:
Mons. Guido Marini, vescovo
Matteo Colombo, direttore de Il Popolo
Mons. Marco Daniele, vicario episcopale per l’attuazione del programma pastorale
Don Luca Gatti, co-parroco di Serravalle Scrivia
Mario Merendi, diacono permanente
Don Cristiano Orezzi, responsabile della Pastorale Giovanile Diocesana
Suor Loredana Saiu, religiosa salesiana
Priscilla Santini, segretaria della Pastorale Giovanile
Giulia Silla, presidente dell’Azione Cattolica Diocesana
Luca Simoni, co-direttore della Caritas Diocesana, con la moglie Stefania Cotroni