Smartworking in alta quota

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L’ufficio nello chalet. Sui piani del Lesima la soluzione anti crisi

BRALLO DI PREGOLA – Smartworking, coworking, ciaspolate e tour in motoslitta. Ecco l’ufficio ad alta quota. Non stiamo parlando delle Alpi svizzere o delle località più glamour del Trentino Alto Adige, ma della fascia montana dell’Oltrepò pavese, dove i territori di Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova si incontrano su quello che viene definito il crinale delle “quattro province”.

Molti professionisti hanno scelto questa zona di confine per portare avanti il proprio lavoro anche in tempo di pandemia. Non propriamente da casa, ma da un hotel.

Giuseppe Tornari, insieme al figlio Paolo, ha creato allo “Sport Hotel Prondongo”, situato a 1250 metri ai piedi del Monte Lesima, le condizioni ideali per ospitare anche nel lockdown quelle persone che decidono e possono lavorare in smartworking.

«La connessione da noi funziona benissimo, la scrivania nel salotto dei nostri chalet diventa un ufficio dove si possono tenere le riunioni online. Il tutto immerso nella neve. – spiega Paolo Tornari – Sì perché quest’anno di neve ne è caduta davvero tanta creando un suggestivo paesaggio in grado di regalare allo stesso tempo emozioni e momenti di relax». La Spa dell’hotel è chiusa nel rispetto dei regolamenti di sicurezza così come sono chiusi gli impianti sciistici delle vicine località di Pian del Poggio e Passo Penice. Nonostante queste restrizioni e attenendosi alle normative, alcune famiglie si spostano dal loro comune alla ricerca di luoghi ideali dove poter lavorare a distanza e permettere ai propri figli di trascorre momenti all’aria aperta. Prodongo offre tutto questo. Oltre alle camere dell’albergo ci sono gli chalet circondati dalla neve che ha superato i due metri.

L’immobiliare che collabora con l’hotel affitta settimanalmente lo chalet, con l’ufficio per lo smartworking in quota, a 500 euro.

Mille euro, se si decide di restare per un mese con tutti i comfort. Lo “Sport Hotel Prodongo” propone anche momenti di svago indimenticabili.«Terminata la videoconferenza o la lezione a distanza, – continua Tornari – le persone possono affittare le ciaspole e percorrere alcuni sentieri innevati o affittare le motoslitte per affrontare tour panoramici sulle strade comunali chiuse al traffico nel periodo invernale. I bambini possono invece divertirsi con gli slittini e i bob.

Naturalmente bar e ristorante rimangono chiusi agli esterni ma per coloro che decidono di pernottare la cucina è aperta. Anche da questo punto di vista possiamo sorprendere i nostri clienti con i piatti tipi-ci della nostra zona e con i salumi di nostra produzione di altissima qualità.

Certo, se non ci fosse stata la pandemia, quest’anno, con tutta questa neve, avremmo avuto il sold out. Non importa, noi non ci arrendiamo e continuiamo a impegnarci per migliorare sempre di più la nostra struttura sperando in tempi migliori».

Mattia Tanzi

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