Solidarietà dei novesi per Vika e Irina

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Le due ucraine accolte all’oratorio “Don Bosco”

NOVI LIGURE – Sabato 23 aprile nel gruppo Whatsapp del Consiglio Pastorale della Comunità “Santa Teresa di Calcutta”, è arrivato un messaggio importante da suor Loredana Saiu (per tutti suor Lory), direttrice dell’oratorio novese “Don Bosco” che annunciava che le suore sono state contattate dalla Caritas diocesana, per il progetto “Accoglienza Ucraini” che prevede di ospitare due donne provenienti dall’Ucraina, Irina e Vika. In un attimo è scattata una vera e propria mobilitazione di persone per portare subito generi di prima necessità. «Vi ringrazio di vero cuore per tutta la provvidenza che è arrivata – commenta suor Lory – e ringraziamo chi sta condividendo anche con piccoli gesti quest’esperienza; preghiamo per la pace in tutto il mondo e specialmente nei nostri cuori».

La scorsa settimana sono arrivate all’oratorio “Don Bosco”, Vika, una giovane di19 anni direttamente da Kiev, con la zia Irina, sorella della mamma, proveniente da Mariupol. Grande lo stupore e la commozione per l’accoglienza ricevuta e per la presenza di un cartello di benvenuto scritto nella loro lingua, considerando il fatto che le due erano solo di passaggio perché il giorno dopo hanno raggiunto Vigevano, dove sono state ospitate da una famiglia Italiana.

«Due persone splendide che ci hanno regalato momenti di gioia e di sofferenza nello stesso tempo, – ha commentato suor Loredana al momento della partenza – perché abbiamo capito che loro si sentivano già di casa. Hanno un sorriso che ruba il cuore ed esprimono continuamente una gratitudine infinita per ogni piccolo gesto che stiamo facendo per loro». A nome loro la suora ha ringraziato per tutto quello che è stato e che sarà fatto in futuro. Sono stati tre giorni intensi, nei quali è stata vissuta un’esperienza di prima accoglienza e sperimentata la vera provvidenza che ha permesso di donare alle due profughe offerte in denaro, vestiario, cibo e generi di prima necessità per ricominciare una nuova vita. «Vika e Irina (nella foto) sono molto grate per quello che abbiamo fatto – ha concluso suor Lory – e che non si aspettavano: piccoli ma numerosi gesti realizzati davvero con il cuore».

Vittorio Daghino

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