Sono solo canzonette…

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di Silvia Malaspina e Carolina Mangiarotti

Intorno alla metà di gennaio sono iniziate, puntuali e prevedibili come ogni anno, le polemiche sul Festival di Sanremo, conclusosi da pochi giorni. Forse alimentate dalle periodiche anticipazioni che il conduttore e direttore artistico Amadeus ha espletato nel corso dei mesi precedenti la kermesse, le recriminazioni sono state particolarmente infuocate: abbiamo assistito alla nascita sui social di gruppi “Io non guardo Sanremo”, “Boicotta anche tu Sanremo”, “Guardate le repliche de I Visitors e non Sanremo” e alle esternazioni di chi, volendo spocchiosamente manifestare una presunta levatura intellettuale, ha stigmatizzato il Festival come una manifestazione destinata a “imbesuire” le masse, una sorta di rivisitazione del “panem et circenses” di antica memoria.

A noi il Festival di Sanremo piace: ci “divaniamo” e commentiamo a ruota libera le canzoni (limitandoci al «mi piace, non mi piace» poiché siamo entrambe emerite capre in fatto di musica), la scenografia, gli addobbi, gli abiti: è un’occasione per condividere un momento di svago e di leggerezza, al termine di giornate che, soprattutto in questo periodo, sono quanto mai concitate e talvolta cariche d’ansia.

«Non capisco: ma che problema hanno tutti costoro che passano il tempo a denigrare il Festival? Se non lo vogliono guardare, nessuno li obbliga, possono cambiare canale o magari farsi un bel sonno ristoratore! Io e i mei amici abbiamo fatto anche il Fanta Sanremo e ci stiamo divertendo un sacco!» «Effettivamente non si capisce il motivo di tutta questa acredine, se non la solita convinzione che a fare il bastian contrario si risulti più perspicaci di altri. Secondo me la partecipazione del presidente Mattarella è stata un chiaro segno a voler mettere a tacere tutte queste polemiche. Con il suo sorriso serafico e il suo aplomb da perfetto gentiluomo ha spiazzato tutti.» «Siamo proprio due mediocri nazional popolari: tra te che ti commuovi quando senti l’Inno e me che conosco tutte le canzoni di quel meraviglioso boomer di Gianni Morandi, saremmo additate da tutti questi intelligentoni come specie da sopprimere!» «Non dico che tutto ciò che passa il Festival sia da apprezzare: mi ha molto indispettito la deplorevole performance – vogliamo chiamarla così? – di Blanco e non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti di Chiara Ferragni, che comunque ritengo una volpona, però vorrei che tutti coloro che inneggiano alla caccia alle streghe si ripassassero un po’ di storia recente della musica leggera italiana: non c’è nulla di scandalosamente nuovo sotto il sole di Sanremo: tu sei giovane, ma io ricordo Loredana Bertè che si esibì con un pancione finto.» «Ma sì, tutta ’sta baraonda per cosa? Alla fin fine, come cantava Edoardo Bennato, “sono solo canzonette”!»

silviamalaspina@libero.it

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