“Spazio connettività” per il pubblico dei Campionissimi

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L’impegno del Museo per consentire un’esperienza di visita più completa e migliore

NOVI LIGURE – Il Comune, due anni fa, aveva presentato alcune progetti di intervento per la rimozione di barriere fisiche, cognitive e sensoriali dai musei e dai luoghi della cultura pubblici, nell’ambito del PNRR.

In questi giorni è arrivata la buona notizia che, nella graduatoria di merito, si è piazzato al 13° posto sui 706 ammessi, ottenendo così un contributo di ben 233.000 euro, cioè tutte le risorse richieste, per attuare un intervento al Museo dei Campionissimi in grado di migliorare l’accessibilità e la fruizione dei contenuti e consentire una visita soddisfacente a disabili cognitivi e sensoriali con rispettivi caregiver (persone che assistono gratuitamente una proprio familiare o conoscente non autosufficiente), a famiglie con bambini, ad abitanti del territorio e a turisti.

Si presterà particolare attenzione al pubblico di non vedenti che potranno conoscere lo spazio-museo e il percorso museale attraverso la consultazione di una mappa sensoriale-tattile e la dotazione di 5 modelli 3D di biciclette dei campioni che saranno collocate al primo piano.

Il lavoro all’interno dello spazio museale vedrà poi l’elaborazione di un “digital storytelling” per la realizzazione di un racconto, che avvicinerà il visitatore alle emozioni che un museo come quello dei Campionissimi offre attraverso tutte le opere, i cimeli, le raccolte, i suoni, le immagini, i ricordi che propone quotidianamente ai suoi visitatori.

Nel frattempo, utilizzando il contributo regionale di 38.000 euro, è stato inaugurato il 27 dicembre al Museo dei Campionissimi, lo “Spazio connettività”.

Sono stati così realizzati dei “totem touchscreen” attraverso i quali gli utenti potranno conoscere le storie di personaggi importanti interpretati da altrettanti attori.

Con alcune semplici domande si potrà scegliere tra una vita dedicata al ciclismo oppure una differente, con il racconto che si snoda attraverso varie possibilità che porteranno sconfitte o vittorie.

L’area sarà deputata ad accogliere i laboratori organizzati per i bambini dall’associazione culturale “Animattori” coordinata da Virginia Traverso.

«A differenza dell’approccio accademico, nozionistico e unilaterale – ha dichiarato la direttrice museale Chiara Vignola – l’obiettivo è quello di mettere in connessione i visitatori con il “raccoglitore” dei luoghi e delle storie con le seguenti finalità: valorizzare il capitale informativo dei reperti; tra- smettere conoscenze ed esperienze; creare identità (individuali e collettive); trasmettere il sapere nel tempo e preservarne l’esistenza; creare una comunità attorno al racconto veicolato».

Vittorio Daghino

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