Spopolano le “Galèn ad Vors”
Disoccupate da dicembre, Elena e Giuliana realizzano galline di pezza
VARZI – A causa del Covid dal mese di dicembre sono rimaste senza lavoro, ma non si sono rassegnate e hanno inventato un’attività a dir poco originale.
Protagoniste di questa bella storia sono Giuliana Bianchi ed Elena Bortolotti, residenti a Varzi, che hanno creato con materiali di riciclo “Ar galèn ad Vors” (in dialetto varzese significa “Le galline di Varzi”) ovvero delle galline di pez-za che non sono passate inosservate. Infatti, in soli quindici giorni ne hanno vendute una trentina tra Varzi e i comuni limitrofi. «Lavoravamo in un callcenter con un contratto a tempo determinato che, complice la crisi, non è stato rinnovato. Non ci siamo abbattute e abbiamo tirato fuori l’ingegno e la parte creativa che è dentro di noi.
Così abbiamo deciso di creare del-le galline, realizzate a mano, utilizzando stoffe che erano finite negli armadi, pezze, bottoni e nastrini. – spiega Giuliana – Questi peluche vengono poi imbottiti e cuciti. Si tratta inizialmente di un hobby che ci permette comunque di guadagnare qualcosa ma in futuro potrebbe diventare una vera e propria attività. Le galline per ora vengono realizzate in casa e poi spedite o consegnate su ordinazione. In soli 15 giorni ne abbiamo già vendute una trentina. Il costo varia, in base alle dimensioni, dai 5 agli 8 euro».
Le galline di pezza hanno tutte un nome o un soprannome di personaggi del passato che hanno vissuto a Varzi e che in queste zone ricordano. «L’obiettivo è di promuovere il nostro borgo, la nostra montagna attraverso queste piccole e simpatiche creazioni di pezza. – continua Giuliana – Alcune verranno fotografate vicino agli angoli più suggestivi di Varzi per poi essere pubblicate sulla pagina facebook intitolata “Ar galèn ad Vors”. Le nostre galline compariranno anche nelle vetrine dei negozi varzesi e dei paesi vicini. Colorate e insolenti, le galline intendono far conoscere il nostro bel borgo. I loro nomi sono di fantasia, mentre la provenienza è reale. Le gallinelle aspettano di entrare nelle vostre case».
Mattia Tanzi