Sportello immigrati: resta aperto ma in forma ridotta

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In consiglio comunale continua la discussione dopo che i fondi a disposizione sono dimezzati

NOVI LIGURE – Si è parlato nuovamente del ridimensionamento dello Sportello immigrazione nel corso della seconda serata del consiglio comunale di questa settimana che si è svolta martedì, dopo la prima seduta tenuta la sera precedente.

Un tema attorno al quale, negli ultimi tempi, si è creato molto dibattito in città, culminato con la manifestazione di piazza dello scorso 1° maggio, nella quale circa 150 persone hanno gridato a gran voce la loro contrarietà alla possibile cessazione dell’attività.

Un servizio in funzione da circa vent’anni e che, anche se non sarà chiuso, sarà pesantemente ridotto.

Le ore settimanali di apertura dello Sportello passeranno da 21 a 6 e il bando annuale per l’affidamento diretto pubblicato dal Comune avrà un valore di 11.200 euro, contro i 24.000 impiegati in precedenza. Le attività della struttura saranno, inoltre, riservate ai soli stranieri residenti a Novi, escludendo quindi i cittadini che arrivano dai paesi limitrofi come accadeva in passato. Il gruppo dei Democratici per Novi, a questo proposito, ha presentato una mozione per invitare la maggioranza a tornare sui suoi passi e a ripristinare i servizi come erano prima dei recenti tagli.

Un provvedimento, però, respinto dai voti compatti del Centrodestra e di Solo Novi.

Contemporaneamente è stato votato favorevolmente il regolamento della nuova consulta, che secondo i piani della Giunta affiancherebbe proprio lo Sportello nel suo lavoro. Sarà formata da un comitato che varierà dai 9 ai 15 membri, tra cui gli assessori alla cultura e alle politiche sociali.

Un regolamento approvato con i voti di Centrodestra, Solo Novi e Movimento 5 Stelle.

I Dem hanno dato parere contrario, non tanto per la formazione dell’organo in sè ma, a loro dire, per l’incoerenza di portare avanti la consulta quando contemporaneamente è depotenziato un servizio già in essere.

È stato, infine, approvato all’unanimità il regolamento della consulta per le pari opportunità.

Luca Lovelli

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