Stare nella chiesa, stare nel mondo
Il convegno organizzato dal MEIC sulla figura di mons. Pino Scabini
Sabato 6 e domenica 7 aprile una due giorni in cui si sono succedute
le intense e approfondite testimonianze di illustri relatori
TORTONA – “Don Pino ha tenuto l’orecchio sul cuore di Dio e la mano sul polso del tempo”. Potrebbe essere in questa immagine, proposta, durante il suo intervento, da Mons. Ignazio Sanna, arcivescovo di Oristano, la sintesi, tanto efficace quanto suggestiva, della giornata che il MEIC – Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, ha voluto dedicare a Mons. Giuseppe Scabini nel decimo anniversario della sua morte.
Sabato scorso 6 aprile, il foyer del Teatro “Civico” ha ospitato il convegno “Stare nella Chiesa, Stare nel Mondo. L’eredità pastorale di Mons. Pino Scabini (1926-2009)”, organizzato, sotto l’egida della Diocesi di Tortona, dal locale Gruppo MEIC, in collaborazione con l’Azione Cattolica e l’Istituto “Santachiara”, con il patrocinio dei Comuni di Tortona e di Brallo di Pregola, paese natale di don Scabini.
In apertura, un breve video, realizzato da Fiorenzo Debattisti con materiale fotografico messo a disposizione da familiari ed amici, ha proposto per immagini la biografia di don Pino, mentre una bella foto di lui sorridente, ripreso da Tino Cobianchi sullo sfondo delle verdeggianti montagne e accanto all’amata chiesa di Pregola, l’ha idealmente reso presente per tutta la durata dell’incontro.
A dare il benvenuto ai numerosi intervenuti evocando Isaia 60, 4 (“Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano…”) , è stato don Claudio Baldi, nella sua qualità di assistente dell’Azione Cattolica e del MEIC locali, oltre che di allievo di don Pino e suo successore alla guida del SIT, lo Studio Interdiocesano di Teologia.
Mons. Pier Giorgio Pruzzi, direttore del nostro settimanale diocesano “Il Popolo”, ha introdotto i lavori con quelle che ha definito “pennellate di vita di don Pino”.
Il primo dei tre temi – famiglia, laicato, servizio – scelti per indagare l’eredità pastorale di don Pino ed attualizzare il suo pensiero per l’oggi della Chiesa e del mondo, è stato sviluppato da Barbara Viscardi, presidente del MEIC di Alessandria: ha presentato i punti salienti della pastorale familiare di cui don Pino fu inventore e protagonista, sia in diocesi sia in tutta Italia, ponendo l’accento sui percorsi per i fidanzati, la spiritualità di coppia, il ruolo della donna.
La relazione centrale della mattinata – “Laicato e Chiesa locale: percorsi di appartenenza e comunione” – è stata affidata a don Antonio Mastantuono, vice assistente nazionale dell’Azione Cattolica, che ha illustrato l’efficacia dell’insegnamento di don Pino per la Chiesa di oggi, recuperando, in particolare, il tema dell’appartenenza alla Chiesa locale, della necessità di percorsi di educazione alla laicità e della cura delle relazioni nella sinodalità.
Alla forzata assenza di Giorgio Campanini ha supplito Renato Balduzzi, costituzionalista dell’Università “Cattolica” di Milano ed ex presidente nazionale del MEIC, che ha sintetizzato la relazione inviata dall’anziano sociologo, amico fraterno di don Pino, sulla pastoralità della corresponsabilità e sulla formazione dei laici.
Mons. Sanna ha concluso la parte mattutina del convegno facendo grata memoria di Scabini per la sua fedeltà ecclesiale; ha poi presieduto, alle ore 12.00, la S. Messa nella parrocchia di S. Matteo, dove don Pino fu parroco dal 1976 al 1983.
Il convegno è proseguito nel pomeriggio con due “tavoli”, che avevano l’obiettivo di far emergere i punti di forza del pensiero e della vita di don Pino per farne percorsi di riflessione ed impegno nell’oggi della Chiesa locale e della Città dell’Uomo.
Il primo gruppo di testimonianze ha riguardato il don Pino formatore di sacerdoti al Pontificio Seminario Lombardo di Roma. Sono intervenuti, con significative testimonianze, mons. Mario Bonati, vicario generale della Diocesi di Tortona, S.E. il cardinale Francesco Coccopalmerio e mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena – Nonantola.
Il secondo “tavolo” ha puntato lo sguardo sul contributo dato da don Pino alla formazione dei laici e alla crescita delle aggregazioni laicali, in particolare l’Azione Cattolica e il MEIC. Gli interventi sono stati proposti da Vittorio Rapetti, già delegato regionale di A.C., Roberto Cipriani, emerito di Sociologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, Luciano Valle, filosofo, Pinuccia Barbieri Rossi, presidente dell’Istituto “Santachiara”, Lorenzo Caselli, già presidente nazionale del MEIC, Giuseppe Elia, attuale presidente nazionale del MEIC.
Il Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, ha tratto le conclusioni del convegno; pur non avendo avuto la possibilità di conoscere personalmente don Pino, Mons. Viola ha dichiarato la propria ammirazione per la sua figura umana e sacerdotale e ha espresso l’interesse suscitatogli dall’attualità del suo pensiero, augurandosi che l’esemplarità del suo amore a Cristo e alla Chiesa possa costituire ancora oggi un riferimento per laici e presbiteri, dentro e fuori dalla Chiesa.
Nel corso della giornata sono stati letti i messaggi pervenuti per l’occasione: innanzitutto dal Vescovo emerito di Tortona, Mons. Martino Canessa, poi dal Card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, da don Giovanni Tangorra, assistente nazionale del MEIC, da Carlo Cirotto, già presidente nazionale del MEIC, da Mariella Enoc, presidente dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, dal Gruppo MEIC di Reggio Calabria, tutti contenenti espressioni di stima per la figura e per l’opera di mons. Scabini. Enrica Parodi, delegata dell’Università “Cattolica”, ha ricordato che quest’anno la borsa di studio diocesana destinata ad una matricola dell’Ateneo milanese è intitolata a don Scabini e sarà consegnata dal Vescovo il prossimo 29 aprile.
“Dalla morte di mons. Pino Scabini sono trascorsi ormai dieci anni; benché con il passare del tempo il ricordo della sua figura si faccia sempre più remoto, il suo insegnamento e la sua opera invece emergono con forza sempre maggiore”. Questa affermazione di mons. Gualtiero Sigismondi, contenuta nella prefazione che il Vescovo di Foligno e Assistente centrale dell’A.C. ha scritto per il volume “Pino Scabini. Stare nella Chiesa. Partecipazione, famiglia e Chiesa locale” a cura di mons. Nicola Ciola, edito dalla AVE per l’occasione (reperibile a Tortona presso la libreria “Paola delle Paoline”) può ben essere posta a suggello di questa intensa giornata.
Domenica 7 aprile, molti degli amici non solo tortonesi di don Pino hanno proseguito per Pregola, dove, nella chiesa parrocchiale, presente anche la sorella Maria, dopo la S. Messa presieduta dal card. Coccopalmerio, il parroco, don Massimiliano Bergomi, e il sindaco, Christos Chlapanidas, hanno ricordato, non senza commozione, il don Pino pregolese.
Luisa Iotti