Stradella: stop alle logistiche
Lo ha ribadito l’Amministrazione comunale che lavora al nuovo Pgt. Coinvolti i cittadini che hanno condiviso le loro
proposte
STRADELLA – «Stop a qualsiasi nuovo insediamento logistico sul territorio di Stradella». Lo ha ribadito l’Amministrazione comunale nel corso dell’ultimo incontro, dedicato alle attività produttive, del percorso partecipativo in vista della variante generale al Pgt. Come già previsto nel programma elettorale della coalizione che ha vinto le elezioni comunali lo scorso anno, tra gli obiettivi del nuovo strumento urbanistico c’è «la contrarietà alla realizzazione di nuovi insediamenti logistici», sia perché l’area della Mattellotta è considerata ormai satura per quanto riguarda i capannoni, sia perché si andrebbe in contrasto con la legge regionale che incentiva il consumo di suolo. Compito del nuovo piano, invece, sarà verificare le previsioni urbanistiche di espansione del Pgt rimaste inattuate dal 2009, visto che ci sono ancora spazi di ampliamento alla Mattellotta, dove tra gli anni Ottanta e il Duemila si è insediato un importante polo produttivo artigianale, e in via Bian- chi, dove nel tempo sono sorte attività legate all’edilizia, all’industria agricola e all’artigianato di servizio. Intanto, anche il circolo Legambiente Voghera Oltrepò ha lanciato una serie di proposte per il nuovo Pgt: minimizzare il consumo di suolo con creazione di aree verdi e piste ciclabili e il recupero delle aree dismesse, a partire dalla ex fabbrica Massoni, ripensare la mobilità lungo la SS10 Padana Inferiore, avviare l’elaborazione del Piano Aria e Clima. Sabato scorso, infine, si è svolto il primo tavolo di lavoro condiviso con la cittadinanza. Divisi in cinque gruppi (ambiente, quartieri, servizi, mobilità/sicurezza, luoghi del cuore), con gli esperti dell’Università di Pavia nel ruolo di facilitatori, i cittadini si sono confrontati sui vari argomenti, valutandone i punti di forza, le debolezze, le opportunità e i rischi. Le idee sono state riportate poi sulle cartografie della città e ogni cittadino ha indicato un luogo del cuore, che vorrebbe vedere valorizzato con un intervento.
Oliviero Maggi