Studenti e anziani nella stessa casa
Il progetto innovativo di co-housing presentato all’Università di Pavia
PAVIA- È stato presentato presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Pavia il progetto sperimentale “Co-housing e caring tra generazioni” finanziato da Regione Lombardia per favorire lo scambio intergenerazionale a sostegno dell’inclusione della popolazione anziana. L’iniziativa proposta dall’Ateneo pavese promuove la convivenza e la coabitazione intergenerazionale tra studenti e persone anziane sostenendo un’alleanza tra la popolazione studentesca e i cittadini di Pavia over 65. Grazie a questo patto si intendono favorire relazioni di solidarietà e condivisione per l’inclusione della popolazione più anziana e offrire al contempo soluzioni concrete per rispondere al crescente bisogno di alloggi a prezzi accessibili per gli studenti universitari. Il “patto di coabitazione”, definito da un regolare contratto di locazione, prevede l’erogazione, da parte dello studente, di ulteriori servizi elementari, ma fondamentali, sulla base delle competenze profilate dello studente e i bisogni degli over 65 come l’uso delle risorse informatiche, la facilitazione all’accesso dell’assistenza sanitaria, l’accompagnamento verso strutture amministrative, momenti di socializzazione e svago. Le risorse erogate per il progetto, pari a 400.000 euro, consentiranno di erogare un contributo per lo studente a copertura dei costi dell’affitto e borse di studio. Esprime grande soddisfazione per la presentazione della prima intesa a Pavia l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini: «Nello scorso mese di giugno abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con le Università lombarde per favorire lo scambio intergenerazionale fra giovani e anziani e oggi abbiamo presentato la prima messa a terra di questa progettualità di alto valore sociale. Con una misura dedicata abbiamo messo a disposizione delle nostre università 1,2 milioni di euro, finanziando progetti sperimentali che coinvolgono studenti e over 65 in una sorta di patto che consenta ai primi di ricevere il supporto per alcune esigenze materiali e un prezioso bene relazionale, ai secondi di poter avere un alloggio a prezzo calmierato nelle città dove scelgono di andare a studiare, affrontando così anche il problema del caro affitti».