Sul tetto del mondo con Alessandro Pier Guidi

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A Tortona la prima nazionale del libro dedicato al campione Ferrari GT, originario di Sarezzano, che nel 2023 ha vinto la 24 Ore di Le Mans e quest’anno è arrivato terzo

DI ALESSANDRA DELLACÀ

Sul braccialetto rosso che tutti i suoi tifosi indossano con orgoglio c’è la frase: “#ale_unodinoi” che raccoglie l’essenza di un campione di fama mondiale rimasto “normale”, nonostante le straordinarie imprese compiute in casa Ferrari.

Venerdì scorso, a Tortona, Alessandro Pier Guidi si è preso tutto il grande abbraccio della sua gente, che ha partecipato alla serata da me condotta, durante la quale è stato presentato in prima nazionale il libro Sul tetto del mondo – Ale Pier Guidi 51, scritto da Emiliano Tozzi per Edizioni Minerva. In mezzo alla platea che ha sfidato il maltempo – risparmiando però il meraviglioso cortile dell’Annunziata – c’erano anche il sindaco Federico Chiodi e il comandante della compagnia dei Carabinieri di Tortona, Domenico Lavigna, il quale ben conosce i valori di questo giovane di Sarezzano che a dicembre compirà 41 anni e che, di recente, ha aderito a un’iniziativa dell’Arma per sensibilizzare le nuove generazioni a uno stile di vita sano e alla massima attenzione quando ci si mette alla guida di un mezzo.

Il primo colpo di teatro è avvenuto a pochi minuti dall’inizio della chiacchierata tra il pilota e lo scrittore originario di Faenza, al quale Ale Pier Guidi ha dato fiducia: «Ho donato ad Alessandro gli appunti che avevo preso durante il nostro colloquio, davanti a una tazza di caffè presa a Spinetta Marengo nel retrobottega del negozio di capsule di Franco Giuliani. – ha raccontato Emiliano Tozzi, direttore di collana Flat Out e vincitore del Premio Bancarella Sport 2023 con il libro Chris Amon. La sfortuna non esiste (sempre per Edizioni Minerva) – È stato grazie a lui che, nel dicembre 2022, ho conosciuto Ale a una cena promossa dal Ferrari Club di Alessandria di cui Franco è presidente. Alessandro aveva vinto il Mondiale Wec 2022 nella categoria Gran Turismo con la Ferrari 488 Gte. Passato di categoria, nelle Hypercar, era alle prese con lo sviluppo della 499P. Tra me e me mi sono detto che se avesse vinto la 24 Ore di Le Mans 7 mesi dopo, un libro su di lui l’avrei scritto volentieri. Non il solito libro, però, dove metti le note biografiche e il palmares: un libro che raccontasse quella “comunione d’intenti” e quella famiglia acquisita di Alessandro, che tutt’oggi fa parte della sua quotidianità».

Ed ecco che arriva la domenica 11 giugno 2023: Ale si piazza primo sul podio, nel centenario della competizione endurance per eccellenza, riportando la Ferrari a vincere nel campionato Wec dopo 50 anni! Emiliano Tozzi chiese allora a Franco Giuliani di domandare ad Ale se avesse accettato di incontrarlo per valutare quel tipo di percorso che avrebbero affrontato e vissuto insieme e, dopo 11 mesi, il libro è andato in stampa.

In questo volume, che anche i non addetti ai lavori leggono tutto d’un fiato nel giro di un paio di giorni, emerge la forza di un pilota che arriva a determinati traguardi, seguendo una realtà non ascrivibile a nessuno stereotipo. Perché Alessandro Pier Guidi è davvero “il pilota della porta accanto”, consapevole del fantastico sogno che si è concretizzato: «Se Emiliano mi avesse detto a quella famosa cena che voleva scrivere un libro su di me, nel caso in cui avessi vinto a Le Mans, credo che avrei sorriso: in quel momento la nostra hypercar teneva giusto un’ora e continuava a rompersi: eravamo ben lontani dal salire “sul tetto del mondo”. Invece poi è successo! Nelle pagine scritte da questo “interprete di esistenze”, che sa ancora emozionarsi ed entrare in punta di piedi nel cuore di chi ha di fronte, troverete tanti tasselli di cui sono grato alla vita: dai miei affetti più riservati, come Sara, la mia compagna che mi supporta e sopporta soprattutto nei momenti più complicati, al capo della gestione sportiva della GT Ferrari, Antonello Coletta, ad Amato Ferrari, il titolare di AF Corse Wec, passando poi al collega-amico Andrea Bertolini e agli ormai super collaudati compagni di equipaggio James Calado e Antonio Giovinazzi. Ognuna delle persone narrate in questo libro, mi è vicina nel modo più bello e spontaneo: c’è l’affetto di chi fa il tifo per me ed è capace di instaurare una riservata fiducia reciproca, come Franco Giuliani che con sua moglie Claudia e i tifosi del Club di Alessandria sono un mio punto di riferimento; c’è il fratello nascosto Alessandro Valeri; ci sono i miei mitici speaker ufficiali Marco Petrini e Nicola Villani; c’è il giornalista discreto del quotidiano torinese La Stampa Francesco Gastaldi, che ha sempre scritto di me, anche quando non ero nessuno. Francesco sa che io per lui ci sarò sempre».

La laurea in Ingegneria meccanica ad Alessandro Pier Guidi senza dubbio è tornata utile in più occasioni ad alta adrenalina, come quando a Le Mans 2023 la 499P si è spenta due volte e Ale è riuscito ad attivare la corretta procedura per farla ripartire, facendole addirittura tagliare il traguardo davanti a tutte le altre auto in gara: «Quando abbasso la visiera, la mente si libera, entro in simbiosi con la vettura, non c’è spazio per il resto, – dice ancora il campione – riesco a restare freddo e concentrato e a non distrarmi. Certo, quando sono davanti sono contento, ma in un attimo può cambiare tutto, le variabili sono molteplici: preparazione e strategie sono fondamentali, ma, alla fine, è la gara che decide per te».

E a chi gli ha chiesto se preferisce il terzo, combattuto piazzamento di quest’anno o il primo di un anno fa, Ale non ha dubbi: «Non cambierei mai la vittoria 2023 a Le Mans e, certo, avrei preferito vincere anche questa volta, ma l’importante è essere arrivati a podio, con l’altra macchina della GT Ferrari, la 50, che ha tagliato per prima il traguardo. Un bel bis e una gran bella festa pure questa volta!».

Quel 51, poi, che aveva a suo tempo portato bene alla Ferrari e che, una volta riassegnato a Pier Guidi, ora è parte inscindibile da lui, è uno dei tanti numeri che appartengono a riti e cabale del mondo sportivo: ricorrenze che tornano, rituali e atti scaramantici da attuare rigorosamente prima di ogni competizione. Sì, perché ogni gara è “la gara” e bisogna portarle rispetto: come quella che attende l’equipaggio della numero 51 domenica 30 giugno, nell’ambito del GT World Challenge Europe, nello storico circuito belga di Spa-Francorchamps: tutti pronti a tifare di nuovo, per altre 24 ore, Ferrari e Ale Pier Guidi!

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