Sulle tracce di san Marziano per riscoprire la vera fede
La festa, preceduta dal triduo e dalle conferenze storiche, è iniziata domenica 6 marzo con il cammino storico-spirituale ed è proseguita il 7 con l’incontro del vescovo con i presbiteri e la Messa solenne
TORTONA – La prima domenica di Quaresima quest’anno è coincisa con la solennità di san Marziano e per questo la celebrazione liturgica è stata spostata a lunedì 7 marzo. Il cuore dei tortonesi, però, che sente viva questa festa, ha accolto con gioia l’invito a partecipare al cammino storico-spirituale “Sulle tracce di San Marziano”, alla scoperta dei luoghi del santo in città. È nato così anche il desiderio di ritrovarsi con i gruppi del catechismo della Comunità pastorale “San Marziano” e delle parrocchie di Viguzzolo e della Pieve di Novi Ligure per fare un “pellegrinaggio” dedicato alla memoria del santo.
I bambini e i ragazzi, insieme a Daniela Menditto, direttrice dell’Accademia Musicale “San Matteo” di Tortona, hanno preparato alcuni canti per animare il pomeriggio, al quale hanno partecipato numerose famiglie e ragazzi, con il sindaco Federico Chiodi e il comandante dei Carabinieri Domenico Lavigna. Alle ore 15, in cattedrale, Michela Ricco, dell’Ufficio Beni Culturali diocesano e don Maurizio Ceriani hanno introdotto l’appuntamento con alcuni cenni storici, poi, il gruppo, guidato dal vescovo, dal parroco don Claudio Baldi e da don Ceriani, si è avviato lungo le strade di Tortona per riscoprire i segni della fede nata in questa terra, grazie al santo vescovo. Dopo il periodo opprimente della pandemia, nella seria preoccupazione di questi giorni di aspro conflitto, camminare insieme con il Pastore diocesano, alla riscoperta della prima testimonianza di fede, si è trasformato in una marcia incontro alla vita, esplosa nei canti intonati dai ragazzi al ritorno, quando le loro voci squillanti sono risuonate nella cattedrale, come annuncio di novità.
Proprio questi bambini, in occasione della celebrazione della festa di don Bosco, sono stati chiamati dal vescovo a diventare “stelle” capaci di illuminare la vita di quanti incontra, perché per primi hanno incontrato Gesù. Domenica scorsa, Mons. Marini, con paterna semplicità, li ha invitati a ripetere ogni giorno l’affidamento al Signore ripetendo: «Gesù pensaci tu» e, aiutandosi con le dita della mano a ricordare alcune categorie di persone per cui pregare.