Thank you, mr. Biden

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Di Silvia Malaspina

Caro il mio Joe Biden, ti ringrazio molto per aver trovato un momento per leggere la mia rubrica della scorsa settimana– del resto sei in isolamento perché positivo al Covid e dovrai pure ingannare il tempo – e per aver seguito il mio suggerimento a ritirarti dalla corsa per le prossime elezioni presidenziali. Ho accolto la notizia con entusiasmo, specie quando la corrispondente della Cnn ha annunciato che hai indicato Kamala Harris, tua vice, affinché sia votata dal Partito Democratico come nuova pretendente alla Casa Bianca. Gli scenari che ora si aprono saranno in continua evoluzione, quindi, caro Joe, è probabile che queste mie righe possano risultare superate tra pochi giorni; al momento sappiamo solo che l’appello della Harris a sostenerla ha avuto come risposta immediata un boom di donazioni per i Dem di 100 milioni di dollari in poche ore. Non sono un’esperta di politica, mi preme però sottolineare che questo tuo gesto, apparentemente di “gran rifiuto”, ti faccia onore. Ritengo che sia encomiabile riconoscere i propri limiti, anche se con un po’ di ritardo e forse dietro pressioni esterne, però arrendersi di fronte allo scorrere del tempo è ineluttabile: invecchiare non piace a nessuno, ma l’alternativa a contare gli anni che passano è decisamente meno allettante. Perciò, caro il mio Joe, se posso permettermi, ti suggerirei di ritirarti con la tua amata Jill nella casa che possiedi nel Delaware e di dedicarti a sani passatempi: passeggiate mano nella mano sulla spiaggia, partitelle a golf, cenette romantiche, buone letture, babysitteraggio ai nipotini. Non devi rattristarti per aver perso la poltrona nello studio ovale: pensa a quanto sarebbe stata scomoda per altri quattro anni, con tutte le problematiche che si potranno aprire e sviluppare nel mondo. Te la saresti davvero sentita di affrontare nuovamente tutto da capo, arrivando così alla soglia degli 85? Siamo realisti, caro Joe, se l’età della pensione è fissata intorno ai 65 anni (negli Stati Uniti anche prima) un motivo ci sarà: capisco che non sia facile decidere di lasciare, perché significa ammettere di essere anziani e vulnerabili, mentre è evidente che la nostra società rifugga la vecchiaia, insegua una giovinezza artificiale, neghi la morte e la eluda. Bene hai fatto, caro Joe, a non perseverare nel mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo e a prendere atto delle tue debolezze. E, a proposito di testa: ho il sospetto che anche il tuo rivale Donald Trump stia prendendo coscienza della propria età: hai notato anche tu che ultimamente sfoggia una cofana biondo cenere e non più rosso Tiziano?

silviamalaspina@libero.it

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