Tortona, chiude il primo reparto Covid
Adesso si deve pensare al futuro dell’ospedale
TORTONA – La chiusura di uno dei cinque reparti dell’ospedale per il Covid è il primo passo verso la “Fase 2” dell’emergenza sanitaria. Attualmente risultano meno di 30 ricoverati e meno di 50 contagiati sul territorio e la disponibilità di 120 posti letto, di cui 12 di Terapia Intensiva, incomincia ad apparire eccessiva. Questo ha portato l’Asl a rivedere il piano iniziale secondo cui il nosocomio sarebbe stato dedicato esclusivamente ai pazienti colpiti da Coronavirus, fino alla completa conclusione dell’epidemia. Nei giorni scorsi un reparto è stato chiuso, essendo in calo la diffusione del virus, e il personale medico e sanitario ha avuto motivo di festeggiare per la decisione che fa sperare in positivo. L’ex commissario, Giuseppe Guerra, aveva suddiviso l’ospedale in cinque reparti, con capienza tra i 20 e i 25 posti ciascuno, in modo da avere strutture agili e flessibili su cui articolare il percorso di cura a seconda del grado di intensità delle terapie di cui il paziente necessitava.
La chiusura di uno di questi reparti è l’inizio anche di un percorso in cui sarà definito il ripristino dei servizi che fino a marzo erano attuati all’ospedale cittadino, in particolare ortopedia, chirurgia, medicina e vari ambulatori, pur mantenendo una quota di posti riservati ai pazienti Covid in caso di ritorno dell’epidemia. Dopo la chiusura del reparto sono partiti gli interventi di sanificazione dei locali e sarà così anche per gli altri che progressivamente non saranno più per soli pazienti Covid. In questi giorni cominceranno anche i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie, con interventi di muratura, impiantistica e manutenzione che permetteranno una migliore fruizione già dalle prossime settimane.
Questi sviluppi sono di buon auspicio per il ritorno alla normalità e per riportare in città servizi sanitari essenziali per ogni tipo di cura.
Prosegue anche la trattativa, più politica, che il Comune ha avviato con la Regione, per ottenere un potenziamento dei reparti e ottenere alcuni servizi ridimensionati o trasferiti altrove negli anni scorsi.
Mentre il giornale va in stampa, l’Asl di Alessandria ha annunciato la presentazione di un piano per il graduale ritorno alla normalità, che vedremo nella prossima uscita.
Stefano Brocchetti