Toyai aiuterà la missione di padre Belcredi
L’associazione missionaria compie 25 anni e, dopo Matany, sosterrà il progetto della costruzione del forno nella Fazenda da Esperança a Manaus
BRONI – Quest’anno l’associazione Toyai, nata nel 2000 a Broni per sostenere le spese correnti dell’ospedale di Matany in Ugan- da, compie 25 anni e, dopo tante iniziative a sostegno della realtà ugandese e di altri beneficiari in terra d’Africa, ha deciso di sbarcare in Brasile presso la Fazenda da Esperança di Manaus. Il presidente Andrea Rovati, insieme ai soci, dopo aver conosciuto padre Pedro Belcredi, il missionario diocesano che da 40 anni opera in Brasile, ha deciso di trascorrere un po’ di tempo con lui, prima del suo ritorno “a casa”. Lo scorso 16 aprile, infatti, dopo un periodo trascorso in Italia, padre Belcredi è tornato tra la sua gente, in missione. Nella serata dell’8 aprile, alcuni membri di Toyai durante una cena a Golferenzo, hanno potuto farsi raccontare dal missionario la sua esperienza a Manaus, città situata nel cuore della foresta amazzonica ed è una città da 3 milioni di abitanti, dove coesistono modernità e foresta vergine, grattacieli, favelas e villaggi di indios. In questo ambiente, il benessere reca con sé un inevitabile strascico di problemi, uno dei quali è la droga. La Fazenda da Esperança nasce 43 anni fa per dare una risposta cristiana a chi è caduto in questo baratro: ad essa si accede volontariamente, è aperta e libera e il percorso che si intraprende è basato sulla riscoperta del senso della propria vita nell’amore di Dio e del prossimo, stando con Dio e con i fratelli. Ogni persona trova il senso della vita e sfugge all’abisso nell’incontro con Dio, nella frequentazione del Signore, e anche nell’incontro con gli altri. Padre Pedro ha raccontato che quando una persona è scoraggiata e maggiormente tentata di ricadere nei vecchi errori è proprio il rivolgersi a chi ne è uscito a essere la soluzione più efficace, che porta pace e gioia. Oggi esistono 100 Fazendas da Esperança in Brasile e oltre 160 nel mondo; a Manaus ce ne sono tre, due maschili (Padre Pedro è in quella più piccola) e una femminile e nella città ci sono 20 gruppi di Esperança Viva che preparano chi chiede di entrare nella Fazenda e che successivamente aiutano coloro che ne escono nella fase delicata del reinserimento nella so- cietà. La sua comunità, ha spiegato il sacerdote, ospita 40 persone che lavorano coltivando caffè, graviola, alberi da frutto, che sono impegnati nelle costruzioni e, nella produzione del pane non solo per i bisogni interni, ma anche per la popolazione della zona che non ha altro modo di procurarlo. Padre Pedro ha contagiato con il suo entusiasmo il presidente e gli altri soci di Toyai, per i quali ha espresso ammirazione per l’impegno portato avanti, e così loro hanno deciso di contribuire al finanziamento del forno, gesto che ha suscitato la sincera gratitudine del missionario. Come diceva an- che Manzoni alla fine dei Promessi Sposi, facendo il bene viene voglia di farne sempre di più, perché il bene fa star bene… e questo è un ottimo esempio.