Trasformati dalla bellezza di Maria

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Madonna della Guardia. La novena predicata da Mons. D’Ercole, il pontificale presieduto dal card. Romero, il “Caffè di don Orione”, la processione con Mons. Marini

TORTONA – Giovedì 29 agosto Tortona e tutta la Diocesi, insieme alla Famiglia orionina, ha reso omaggio alla Madonna della Guardia nel santuario cittadino voluto da san Luigi Orione. La festa è stata preceduta dalla Novena iniziata il 20 agosto durante la quale si sono alternati i fedeli dei 10 Vicariati diocesani. Tutte le sere alle ore 21 ha celebrato il vescovo orionino Mons. Giovanni D’Ercole, emerito di Ascoli Piceno, nel 50° della sua ordinazione sacerdotale, che nelle sue riflessioni ha ripercorso il cammino delle beatitudini. Nel pomeriggio di sabato 24 agosto si è rinnovato anche il tradizionale incontro con gli ammalati nel cortile del Centro Mater Dei, che ha visto la partecipazione dell’Oftal diocesana; l’Eucarestia è stata presieduta da Mons. Martino Canessa vescovo emerito di Tortona. Mercoledì 28 Mons. Guido Marini, ha presieduto alle ore 23 la Messa della Vigilia una volta nota come “Messa degli uomini” e nell’omelia ha posto l’accento sulle parole del Magnificat di Maria che “sono un segno della sua fede e nello stesso tempo ne sono un frutto”. «Il Magnificat è il segno della fede di Maria, cioè è il segno che Maria crede all’amore di Dio per Lei. – ha detto – Noi ci rivolgiamo alla Madonna, perché ci aiuti a cantare come Lei il Magnificat, perché ci aiuti a rendere la nostra vita di canto, di gioia, di gratitudine, di meraviglia, di stupore, di esultanza, il segno che noi crediamo all’amore di Dio». Al termine nel cortile dell’Oratorio della Guardia è stato offerto a tutti il famoso “caffè di Don Orione”. Il 29 agosto, dopo la Messa dei giubilei religiosi e sacerdotali presieduta dal superiore generale Padre Tarcisio Vieira, alle ore 10.30 il cardinale Cristóbal López Romero, Arcivescovo di Rabat in Marocco, ha presieduto il solenne pontificale alla presenza delle autorità civili e militari, degli amici dell’Opera orionina e di numerosi fedeli devoti. Nella sua profonda omelia ha sottolineato quattro aspetti che riassumono la “festa” di Maria, di Cristo, dei fedeli e della Famiglia orionina. Il cardinale ha concluso con un’esortazione: «lavoriamo, preghiamo, offriamo la nostra vita per il Regno, perché la nostra missione è “instaurare omnia in Christo”, rinnovare tutte le cose in Cristo (il motto scelto da don Orione) e costruire con Gesù Cristo il Regno di Dio, lasciandoci guidare da Maria». Nel pomeriggio alle 17 il vescovo Mons. Guido Marini ha presieduto la S. Messa a cui ha fatto seguito la solenne processione con l’immagine della Vergine che tra canti, preghiere e riflessioni, ha raggiunto la cattedrale, dove è stato recitato il Credo, come voleva don Orione. Al rientro in santuario il vescovo ha impartito la solenne benedizione eucaristica e, dopo l’affettuoso saluto del superiore generale, padre Tarcisio Vieira, ha esortato tutti i presenti ad allargare le braccia per rivolgere un abbraccio virtuale alla Madonna per esprimerle amore filiale e profonda riconoscenza. La giornata si è conclusa con il tradizionale spettacolo pirotecnico, che tanto piaceva al fondatore degli orionini, preceduto dalla Messa celebrata dal pro vicario della diocesi don Francesco Larocca e seguito dall’ultima Eucaristia alle ore 22.30 officiata dal rettore del santuario don Renzo Vanoi ,che ha rivolto un pensiero di gratitudine alla Vergine Maria e a quanti si sono adoperati a onorarla.

Daniela Catalano (Foto: Luigi Bloise)

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