Una Chiesa capace di “tornare al gusto del pane”

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Dal 22 al 25 settembre la Diocesi di Tortona ha partecipato con tre delegati al Congresso Eucaristico Nazionale che si è svolto a Matera. Domenica la Messa con il Papa al termine di tre giorni di incontri, preghiera e fraternità

dalla nostra inviata Daniela Catalano

La Chiesa italiana è ritornata al gusto del pane. E lo ha fatto a Matera che da “Città dei sassi” e “Capitale della Cultura” è diventata “Città del pane”, ospitando dal 22 al 25 settembre il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale (CEN).

Da 166 Diocesi di ogni parte di Italia sono giunti nel capoluogo lucano vescovi, presbiteri, religiosi e religiose, diaconi e laici che hanno accolto l’invito a riflettere sul ruolo dell’Eucaristia nel cammino sinodale della Chiesa.

Anche la Diocesi di Tortona era presente con tre delegati: don Claudio Baldi, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e parroco della Cattedrale, suor Carla Tonelli, religiosa dell’Opera Don Orione e responsabile dell’Oratorio della parrocchia di San Bernardino di Tortona e la sottoscritta.

Fin dall’arrivo, accolti dal fascino di una città antica che lascia meravigliati, abbiamo respirato il desiderio di incontrarci e di camminare insieme e durante le giornate si è davvero creato uno spirito di comunione e di amicizia che ha reso l’esperienza indimenticabile.

Stare insieme per condividere la Parola. Il primo atto ufficiale del Congresso, infatti, nel pomeriggio di giovedì 22 settembre, è stato la liturgia della Parola, presieduta dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei. Accanto a lui l’arcivescovo di Matera-Irsina, Antonio Giuseppe Caiazzo, presidente dell’Opera nazionale dei Congressi eucaristici e straordinario padrone di casa, che insieme ai suoi volontari, ha fatto sentire tutti accolti e coccolati. «Da Matera, tornando al gusto del pane eucaristico, intendiamo tornare al gusto della vita». Così Mons. Caiazzo ha salutato i delegati, sottolineando che chi «vive l’Eucaristia apre gli occhi, si lascia ardere il cuore e torna in cammino come i discepoli di Emmaus». Sul palco, ben visibile da tutti, era presente il pane tipico “trinitario” materano che lievita verso l’alto e che vuole quasi simboleggiare la tensione delle creature verso il Creatore. Il cardinale Zuppi rivolgendosi alla piazza gremita ha parlato di sinodalità e di condivisione. E di quel gusto del pane, che fa della Chiesa una casa. «A partire dall’Eucaristia si capisce la Chiesa sinodale: mettendo al centro Gesù, nutrendoci di Lui e nutrendoci del suo amore, ricevendo e donando». Al termine, tutti ci siamo messi in cammino verso le grandi tensostrutture dove sono state servite le cene delle tre sere a base dei prodotti tipici della terra lucana.

La seconda giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica nelle varie parrocchie della città che hanno ospitato i partecipanti suddivisi in gruppi. La nostra Diocesi è stata accolta dalla parrocchia di Sant’Agnese, dove la Messa è stata presieduta da Mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona. Al termine è seguito il collegamento in streaming con la cattedrale per ascoltare il vescovo di Mantova, Mons. Gianmarco Busca, che ha affrontato il tema “Il gusto buono del nostro pane – Dall’altare alle tavole della nostra vita”. La sua interessante relazione ha evidenziato le tante contraddizioni del rapporto odierno con il cibo. «Il mondo, purtroppo, – ha detto – sembra diviso tra chi non ha fame perché ha troppo cibo e chi ha fame perché non ne ha». I numerosi spunti emersi sono stati al centro del dialogo e del confronto. La mattinata è terminata con la testimonianza di Dorotea una donna proveniente dal Ruanda, che dopo aver sposato un italiano ed essersi stabilita a Palermo, è riuscita a trovare nell’Eucaristia la sua ragione di vita e nell’Adorazione il nutrimento per il suo cammino di moglie e di madre.

Nel pomeriggio, sotto un cielo azzurro solcato dal rosso del sole al tramonto, nel cuore dei sassi materani, si è svolta la Via Lucis. Otto stazioni caratterizzate dalle riflessioni di Mons. Caiazzo e animate dai canti e dalla preghiera, che si sono snodate dalla chiesa di S. Maria in Idris verso il sagrato di San Pietro Caveoso. Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vicepresidente della Cei, concludendo il momento di preghiera ha ribadito come «il cammino sinodale è prima di tutto movimento di Chiesa, liberazione da ciò che non odora di Vangelo, da ciò che non ha il gusto del pane». La serata è stata dedicata alla preghiera. I delegati hanno partecipato all’Adorazione eucaristica che si è svolta in contemporanea nelle chiese del centro ed è stata animata dai vari gruppi laicali diocesani.

Sabato mattina il Congresso è proseguito con lo stesso schema nella prima parte della giornata. A celebrare la Messa per noi è stato Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio e vicepresidente della Cei. La riflessione è stata affidata a Giuseppina De Simone, docente di Filosofia della religione e Teologia Fondamentale,sul tema “Il gusto buono del nostro Pane – Chiesa, sinodalità, Eucaristia”, seguita dai lavori di gruppo e dalla testimonianza di Francesca, un’infermiera di Lecce. Nel pomeriggio la grandiosa processione eucaristica per le vie della città fino a piazza del Sedile, sul sagrato della chiesa di San Francesco, dove l’arcivescovo Caiazzo, attorniato da tutti i prelati, ha impartito la solenne benedizione. In serata in piazza Vittorio Veneto lo spettacolo di TV2000 dedicato al pane che ha visto sul palco, tra gli altri, Simone Cristicchi, Sebastiano Somma, Beatrice Fazi e Giovanni Baglioni.

E poi l’ultima giornata, la più attesa, quella dell’incontro con il Santo Padre Francesco che Matera ha accolto con gioia e con gratitudine. Fin dalle prime ore del mattino tutti i partecipanti dai vari luoghi dove sono stati alloggiati – nel nostro caso Metaponto, perla del Mar Jonio – sono confluiti verso lo stadio di Matera. Alle 8.45, puntualissimo, è arrivato il Papa e tutti noi abbiamo provato una grande emozione nel vederlo transitare sulla Papa-mobile, prima di salire sul palco per la S. Messa. Hanno concelebrato il cardinale Zuppi e l’arcivescovo Caiazzo, insieme a Mons. Ligorio, arcivescovo di Potenza, l’altro capoluogo lucano.

Di fronte a circa 13 mila fedeli il Papa, con tono deciso, ha esortato a «vergognarsi per le quotidiane ingiustizie, disparità, soprusi compiuti ogni giorno verso i deboli e per l’indifferenza nei riguardi dei poveri». Da Matera è giunto forte il suo invito a sognare una Chiesa eucaristica: «Che si inginocchia davanti all’Eucaristia e adora con stupore il Signore presente nel pane; ma che sa anche piegarsi con compassione davanti alle ferite di chi soffre, sollevando i poveri, asciugando le lacrime, facendosi pane di speranza e di gioia per tutti».

Questi giorni ci hanno riempito di entusiasmo e ci hanno resi consapevoli di un grande compito da attuare nella nostra vita diocesana: ogni volta che spezziamo il pane eucaristico e adoriamo la presenza reale di Gesù Cristo, dobbiamo farci dono e tendere la nostra mano per accogliere e sostenere. Solo così diventeremo davvero “sinodali”, cioè capaci di camminare “insieme” verso il regno di Dio.

Un momento di grazia

Partecipare al Congresso Eucaristico di Matera è stata una sorpresa e anche un grande dono. Già da quando mi è arrivato l’invito a luglio, ho cominciato a pregare per questo evento importantissimo per la Chiesa italiana. È stato un momento di grazia dal punto di vista della preghiera, dell’adorazione eucaristica vissuta in tutta la città, della condivisione e dei momenti significativi della giornata come la Messa, la Via Lucis, la processione eucaristica. Illuminanti e molto ricche le relazioni di Mons. Busca e della professoressa De Simone. Molto bello il clima vissuto di preghiera e di fraternità nuova che mi ha dato molta speranza per il futuro della nostra Chiesa italiana. Pur con tanti problemi, nel pane, nell’Eucaristia e nella comunione si può trovare la forza per portare all’uomo un messaggio nuovo: l’amore di Cristo che vince tutto.

Suor Carla Tonelli

Serve una comunione vera

Il Congresso eucaristico nazionale è stato una grandissima esperienza di Chiesa: la Chiesa italiana in cammino sinodale intorno all’Eucaristia. Sono stati momenti di profonda preghiera, di formazione ma anche di gioia, di festa, di scambio. Abbiamo potuto incontrare molti sacerdoti, tanti vescovi e domenica il Santo Padre. È stato molto bello perché ci ha riconfermato nella fede, invitandoci a tornare al gusto del pane in una comunione autentica, lasciando da parte le contraddizioni, superando le fatiche e le incomprensioni per essere una cosa sola così come desiderava Gesù e così come è il pane. Mi viene in mente l’immagine dei Padri della Chiesa: come il grano diviso, sparso sui colli, una volta che è mietuto e impastato diventa una cosa sola, allo stesso modo la Chiesa, radunata dai quattro venti, deve diventare una cosa sola. Noi abbiamo bisogno di questa comunione. Tornare al gusto del pane significa ritornare a una comunione vera che sia apertura agli altri perché il pane adorato, il pane dell’altare diventi pane condiviso con i nostri fratelli.

Don Claudio Baldi

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