Una luce per le famiglie che sono nel buio

Visualizzazioni: 58

Anche quest’anno la Caritas diocesana offre un sostegno economico a chi è in difficoltà per contrastare il rincaro energetico

La Caritas della Diocesi di Tortona, attiva su tutto il territorio diocesano con molteplici servizi, opera per offrire un’opportunità di ascolto e aiuto concreto alle persone fragili. «Nel 2024 sono transitati presso i nostri servizi 1.438 nuclei familiari per 3.390 passaggi. La Caritas diocesana l’anno scorso ha effettuato 4.628 interventi di aiuto. Nell’ambito del sostegno economico per contrastare il rincaro energetico – spiega il direttore Luca Simoni – ha stanziato 19.131 euro con i quali sono stati sostenuti nel pagamento delle utenze 139 nuclei familiari». Il progetto “Accendi la speranza e condividi la bolletta” è la continuazione di un impegno che già dal 2021 la Diocesi di Tortona realizza per dare una mano alle famiglie in difficoltà. È nato da una donazione importante effettuata da una fondazione bancaria e la Caritas promuove l’iniziativa grazie a fondi integrati da contributi di privati e di associazioni che, negli ultimi quattro anni, hanno permesso di fornire un aiuto a 610 famiglie per un totale di 117.111 euro raccolti dalla generosità delle persone. «Negli anni scorsi non ci siamo limitati al pagamento della bolletta ma anche a una rata del canone di locazione – aggiunge Simoni – e ad altri contributi che potevano essere indispensabili per mantenere una condizione di vita accettabile». Il progetto di pagamento delle utenze avviene tramite l’accesso diretto allo sportello della Caritas. Le famiglie sono ascoltate; si cerca di capire i motivi del loro problema e si interviene nel pagamento delle utenze solo nel caso in cui ci siano le condizioni e i presupposti per procedere. Un altro ambito di intervento che la Caritas diocesana si è posta come obiettivo per i prossimi anni è rispondere alle sempre più numerose richieste di sostegno ai costi della salute, anche questi spesso sacrificati a causa delle difficoltà di accesso al sistema sanitario per persone con mancanza di documenti e impossibilità di pagare il ticket o l’acquisito di farmaci in fascia C. «Facilitare l’accesso alle cure mediche e affiancare il sistema sanitario pubblico, senza sostituirlo, prosegue Simoni – sono l’impegno che Caritas diocesana offre alla comunità grazie a 5 Centri di Ascolto medico distribuiti sul territorio diocesano e all’operato di numerosi medici volontari». Tra le emergenze dei Centri di Ascolto è sempre più presente il problema abitativo, con continue richieste di alloggi per persone in emergenza abitativa cui Caritas diocesana risponde, anche in rete con gli enti pubblici, con alcune risorse proprie come per le esperienze di housing sociale di Voghera presso la Casa di Carità e di Tortona presso la Casa del Pozzo e Housing Canale e la recente realtà di Housing di Gavi. Purtroppo la richiesta è molto più ampia delle soluzioni che Caritas diocesana può offrire anche contando sui 2 asili notturni gestiti direttamente a Voghera e Novi Ligure, che ospitano per ogni notte fino a 16 uomini e 8 donne. Da non dimenticare anche la risposta di Caritas diocesana all’emergenza alimentare con le due mense solidali attive a Tortona e a Voghera che distribuiscono quotidianamente oltre 120 pasti e con il coordinamento delle Caritas Parrocchiali impegnate nella distribuzione dei pacchi alimentari. «Per operare in tutti questi ambiti è indispensabile il contributo della comunità – afferma il presidente Simoni – e per questo condividiamo la raccolta fondi per sostenere le esigenze dei nuclei familiari fragili che lottano quotidianamente con il rincaro dei costi energetici e delle utenze, alla quale tutti possono partecipare».

Commenti: 0

Il tuo indirizzo mail non sarà reso pubblico. I campi obbligatori sono segnati con *