Un’occasione per leggere i segni di Dio

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Il 31 marzo il convegno dei Vicariati della Bassa Valle Scrivia e Padano

 

CASTELNUOVO SCRIVIA – Domenica 31 marzo nel pomeriggio a partire dalle ore 15, presso l’oratorio di Castelnuovo Scrivia, si terrà il Convegno Ecclesiale dei Vicariati della Bassa Valle Scrivia e Padano.

I due Vicariati, che da tempo collaborano a livello pastorale, hanno organizzato questo momento di confronto, di ascolto, di dialogo e di approfondimento, a partire dalle lettera pastorale del Vescovo, come ricaduta sul territorio del Convegno Ecclesiale Diocesano dello scorso 26 maggio.

L’evento avrà come titolo simbolico e provocatorio “comunità, non comodità”, per indicare la scelta decisa di procedere verso una sempre maggior unità dell’azione pastorale, avendo come criterio quello di edificare la comunità, abbandonando invece tutte quelle “comodità” che possono portare all’isolamento, all’individualismo, alla frammentazione.

Il tema della riflessione verterà su due argomenti, che i sacerdoti dei Vicariati, hanno individuato come urgenti e non più rimandabili. Il primo è la comunità pastorale, autentica sfida per il presente e per il futuro: uno stile di condivisione che ci permetta un nuovo slancio missionario.

Si farà il punto sul cammino già intrapreso, sui risultati ottenuti, sui punti di forza, sulle fatiche e sulle difficoltà. Soprattutto sulle scelte coraggiose da fare per continuare in questa direzione.

Il secondo tema è l’annuncio delle fede in una realtà in rapido mutamento, dove molti dei canali tradizionali sembrano essere sempre meno efficaci per l’incontro con la Parola di Dio e l’inserimento in un autentico cammino ecclesiale.

Sono invitati al Convegno Vicariale i catechisti, gli operatori pastorali, i collaboratori dei vari ambiti parrocchiali, ma anche i fedeli che desiderano vivere un momento di grazia, una riflessione serena alla luce della Parola e sotto la guida dello Spirito.

Il Convegno vuole essere un’occasione per leggere i “segni” che Dio sta dando a questo nostro tempo, all’“Oggi” in cui ci chiama a vivere e a santificarci, incontrandolo e accogliendolo, e incontrandoci e accogliendoci nella comunione.

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