“Vartweek”: contaminazioni nel borgo di Varzi
3 talk, 5 laboratori e 1 percorso d’arte contemporanea con Marco Lodola, Stefano Bressani, Teo KayKay nelle cantine storiche
VARZI – È stata presentata a Pavia la prima edizione di “Vartweek”, rassegna culturale che si svolgerà dal 14 al 16 aprile, per rigenerare artisticamente e culturalmente il borgo storico di Varzi, nell’Alto Oltrepò pavese. Sono intervenuti fra gli altri: il direttore artistico della rassegna Anna Franzosi, il giornalista Luca Borghi, l’artista Stefano Bressani, la presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese Gilda Fugazza, il direttore del Consorzio Tutela Salame Varzi DOP Annibale Bigoni.
Tre talk, cinque laboratori, un nuovo percorso d’arte contemporanea con Marco Lodola, Stefano Bressani, Teo KayKay nelle cantine storiche che diventano gallerie d’arte e di fotografia con la proposta di esperienze multisensoriali per una rassegna ideata e programmata dal Comune di Varzi Borgo più Bello d’Italia, inserita nel progetto PNRR per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale.
«Varzi ha iniziato un percorso ambizioso, reso possibile grazie alla capacità della comunità locale di sprigionare le migliori energie e idee, raccogliendo con successo la sfida di cambiamento promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nei confronti dei tanti borghi che popolano il nostro Paese. – ha detto il presidente della Provincia di Pavia e sindaco di Varzi Giovanni Palli – Un cambiamento che può passare solo dalla riscoperta delle Arti che, tra passato, presente e futuro, ci permettono di contaminare storie, culture ed orizzonti valorizzando, ancora una volta, la nostra storia e la nostra identità. Lanciamo quindi un progetto d’arte per e con Varzi che, con il suo entusiasmo e la sua freschezza, sta già contaminando tutto l’Oltrepò e generando sinergie feconde su tutto il territorio. Arte e artigianalità si fondono in un percorso condiviso, che si apre ai giovani e ci permette di guardare la bellezza dei nostri borghi con occhi diversi spalancati anche su un futuro positivo».
L’obiettivo di “Vartweek” è di far parlare l’arte ai sensi (anche digitale e multisensoriale) condivisa e aperta al mondo, con attenzione alla cultura giapponese che educa al rispetto. Si tratta di un progetto che unisce identità condivise, sobrie ma capaci di sorprendere. Nei tre giorni di rassegna, dalle 18 anche un intrattenimento musicale, il Roots Music Festival, alle origini del blues, con 12 interpreti e un programma accattivante diretto da Mauro Ferrarese, che prevede esibizioni in duo. Ospite internazionale Richard Ray Farrell.
Mattia Tanzi