“Vivi e lascia Vivere” su Rai1
Dalla scorsa settimana è in onda su Rai1 la serie “Vivi e lascia Vivere”, con protagonista Elena Sofia Ricci (nella foto), per sei prime serate che promettono di esaltare la “forza” della fragilità dell’essere umano, base per una rinascita. Diretta da Pappi Corsicato, Elena Sofia Ricci qui si cala nei panni di Laura, cinquantenne sfrontata, costretta a soccombere e a rialzarsi dopo una profonda crisi che la coinvolge: il marito è scomparso, ha tre figli adolescenti da crescere, un mutuo da pagare e tanti altri debiti.
È Napoli a fare da sfondo alle vicende che coinvolgono Laura e tutta la sua famiglia.
Mentre lei si barcamena per trovare una soluzione allo sgretolarsi del mondo in cui credeva di vivere, i suoi figli perdono la rotta e, in accordo o in contrasto con la madre, sono costretti a ritornare sulle proprie scelte e a pagare per gli errori commessi.
Questa è la strada che “Vivi e lascia Vivere” sembra voler intraprendere nei suoi episodi di partenza. Delle buone premesse per una serie che vuole puntare a riabilitare la fragilità e la momentanea perdita di speranza come punti di partenza per un cambiamento che, se voluto fortemente, può avvenire nonostante sbagli e debolezze. “Rai Fiction” ha inteso produrre una serie con lo scopo di dare spazio all’immagine femminile, soprattutto a quelle donne che sbagliano e si rialzano.
La Ricci è molto brava nell’interpretazione.
Apprezzabili i dettagli che arricchiscono la vicenda e la rendono reale e coinvolgente.
Peccato per alcuni elementi tipici dello stile noir che rischiano di togliere un po’ di realismo alla storia. Appare semplice la soluzione che troverà Laura per risollevarsi da crisi e debiti: il “sartù di riso” con la sua ricetta segreta come eccellenza da vendere nella pausa pranzo. Forse un po’ troppo banale. Chissà se sarà veramente questa la chiave di svolta della protagonista: lo vedremo nei prossimi episodi e, di certo, decreterà il successo o la sfortuna della serie.