«Volpedo non è la discarica della Val Curone»
La prima cittadina Elisa Giardini denuncia il corto circuito nella raccolta dei rifiuti. Ha scritto più volte alla società 5 Valli ma senza avere risposta
VOLPEDO- Si dice esasperata da una situazione che va avanti da troppo tempo e non vuole che il proprio paese diventi «la discarica a cielo aperto della Val Curone e di quelle limitrofe». Elisa Giardini, sindaco di Volpedo, denuncia un corto circuito nella raccolta dei rifiuti che «sta rovinando la qualità della vita e le tasche dei volpedesi». «Il fatto è che a Volpedo vengono regolarmente a portare la spazzatura anche dai vicini centri del Pavese: – punta il dito il sindaco – sacchi neri portati dai furbetti nelle aree ecologiche di Volpedo, che vorrebbe passare al servizio “porta a porta”, ma che invece ne è ancora sprovvisto». La raccolta “Porta a porta” è partita nei comuni limitrofi, a Monleale e Casalnoceto, dove pe-rò «la tariffa non è puntuale e, di conseguenza, – dice il sindaco – non è possibile contare e controllare il numero di conferimenti all’ente gestore». Per questo motivo Elisa Giardini non vuole vedere il suo paese invaso «da chi utilizza comodamente il nostro borgo co-me pattumiera» e lamenta pure un aumento del 30% l’anno pro capite dal 2021, «costo che doveva giustificare l’acquisto del materiale per far partire il “porta a porta”. Siccome a quel tempo il servizio era solo a Monleale, eravamo tutti fiduciosi che arrivasse qui, ma nel 2022 e nel 2023 questo aumento si è semplicemente riversato su Volpedo». Il sindaco di Volpedo, che ha scritto più volte alla società “5 Valli Servizi”, che si occupa prevalentemente di raccolta e trasporto rifiuti urbani e dei connessi servizi di igiene urbana, propone una tariffazione puntuale a corrispettivo per tutti i comuni che fanno capo alla 5 Valli, rivendicando «il diritto di tutti ad avere un servizio adeguato, dignitoso e parità di prezzo».