YouTube in seduta plenaria

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Di Silvia Malaspina

Caro il mio Fidias Panayiotou, il tuo nome, a lungo ignoto a chi ha più di 30 anni, nell’ultima settimana è diventato assai popolare: noi nativi analogici abbiamo appreso che non solo ti puoi fregiare del titolo di youtuber più seguito al mondo, avendo 269 milioni di iscritti al tuo canale, ma che hai ottenuto 71.330 voti per il Parlamento Europeo. Non sei un politico, ti sei candidato dal nulla lo scorso gennaio, dichiarando orgogliosamente di non essere mai andato a votare prima: questo sembra rientrare in quel tuo consueto mood di lanciare sfide apparentemente impossibili, come “spendere 100 milioni di dollari nel Paese meno caro del mondo”, oppure stare in piedi per 90 ore senza sedersi. Nulla si sa di un tuo eventuale programma politico, nelle interviste sei sempre stato vago al riguardo, perciò si può solo ipotizzare che il tuo slogan “Using YouTube to spread love” (“usare Youtube per diffondere l’amore”) possa essere traslato in una fantasiosa chiave europeista. Ti sei limitato a dichiarare che il tuo scopo era civico: voler contribuire ad avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni. «Non pensavo di avere molte possibilità quando mi sono candidato. Ma a quelli che mi chiedevano allora perché lo facessi ho sempre risposto che se pensi che una cosa sia giusta, devi farla anche se tutti i pronostici sono contro di te.» Mi chiedo, caro Fidias, se la tua sia stata una buona idea: appartengo a una generazione di antichi che crede pervicacemente che l’improvvisazione non paghi. Mi illudo ancora che chi si candida in un qualunque ruolo nella res publica abbia ricevuto un minimo sindacale di preparazione e si sia dato la pena di conoscere almeno i fondamenti legislativi del ruolo che vorrebbe ricoprire. Mi piacerebbe essere fiduciosa sul fatto che questa tua mossa abbia avvicinato i giovani alla politica: nelle recenti Elezioni Europee l’affluenza si è attestata al 49,7%, cinque punti percentuale in meno rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, quando la partecipazione era stata del 54,5%. E adesso, caro Fidias, andrai davvero al Parlamento Europeo? Forse la candidatura si rivelerà l’ennesima tracotante sfida: “Farsi eleggere al Parlamento Europeo facendo tutto da solo”, o sarà un esperimento sociologico, oppure una spregiudicata operazione di marketing per aumentare la tua fama (e le tue entrate)? Sui social i tuoi followers ti ringraziano e ti invitano a continuare, perché ti identificano come un candidato antisistema e anti corruzione. A noi non resta che attendere la convocazione plenaria su YouTube.

silviamalaspina@libero.it

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